IL SEGNO DEL SOPRANNATURALE DI GIUGNO

Suor Cecilia Maria del volto Santo

Il sorriso di Dio

del prof. Francesco Guarino  

Il 23 giugno 2016 muore a soli 42 anni suor Cecilia Maria del Volto Santo, Carmelitana Scalza del Monastero di san Giuseppe e santa Teresa a Santa Fe in Argentina. La sua storia è rimbalzata in tutto il mondo attraverso il web per la singolarità della sua dipartita in cielo: consumata da un cancro prima alla lingua e, successivamente, ai polmoni in soli sei mesi. Suor Cecilia è deceduta in concetto di santità, con il sorriso sulle labbra, perché si è lasciata amare senza limiti da quel Gesù che lei stessa amava senza misura. “E anche se il cuore sanguina, è tutto tuo. Prendilo, è tuo, non è mio”. E finirà i suoi giorni dicendo: “Grazie Signore per tutto, grazie per quello che mi dai e per quello che prendi. Grazie per amarmi così tanto. Grazie, Signore”. Muore un angelo, con un sorriso carico di pace verso quel Gesù che aveva tanto desiderato, cercato insistentemente nel Carmelo e, infine, amato nonostante la dura prova della malattia. “Gesù – scrive nel suo diario che le faceva compagnia insieme al rosario nei giorni della prova – mi benedice in modo speciale con questa malattia. Non me lo chiederà oltre le mie forze”.  

Breve profilo biografico

Era nata il 5 dicembre 1973 a San Martin de Los Andes, seconda di dieci figli. Fin da piccola amava l’equitazione, la danza e la musica. Aveva un temperamento allegro, aperto. Con la sua caratteristica gentilezza stringeva amicizie con naturalezza. Da adolescente, grazie alla generosità della nonna Juliety, effettuò un breve viaggio in Europa. Durante la visita nella città spagnola di Avila, tra le mura del monastero dell’Incarnazione, si sentì sollecitata da Gesù a donarsi a Lui nel chiostro del Carmelo. Dopo essere tornata dal Vecchio Continente, bussò alla porta del monastero del Corpus Cristi a Buenos Aires. Tuttavia, dopo alcuni mesi usciva. Scriveva così più tardi: “Sono stata nel monastero di Corpus Cristi per cinque mesi. Mi piaceva questa vita, ma non mi sentivo al mio posto… Pensando che il Carmelo fosse solo la mia illusione, sono uscita con un grande dolore e l’oscurità nella mia anima. Tuttavia, seguendo il consiglio di suo padre e della famiglia riprese gli studi in infermieristica. Nonostante ciò, il Signore era lì che bussava alla porta del cuore. Nonostante tutti i miei sforzi, non riuscivo a liberarmi dal pensiero del Carmelo”. […]

Continua su Il Segno del soprannaturale n. 408

Articolo aggiunto alla lista dei desideri

Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente. Maggiori Informazioni