UN’INSOLITA “CHIAMATA"

Paolo Vizzacchero è l’autore del libro “Padre Gabriele Amorth – Un amico in paradiso. Ancora qui tra voi”. Questo libro rappresenta un’incredibile testimonianza che, attraverso l’esperienza personale di Paolo (ausiliare prima di padre Amorth e ora di don Patrizio Milano), gli insegnamenti di due grandi esorcisti e il commovente racconto di chi ha dovuto vivere gli esorcismi sulla sua pelle e della persona che gli è sempre stata accanto, ci fornisce tutti gli strumenti per conoscere e proteggerci dalle insidie del maligno. Ci conforta scoprire che, dal Paradiso, il caro padre Amorth continua ad intercedere negli esorcismi e a portare avanti la sua missione “speciale”. Qui di seguito vi riportiamo alcune domande di una bellissima ed edificante intervista che Paolo ha rilasciato per la rivista Il Segno del soprannaturale di maggio 2023.

Paolo ci puoi raccontare come hai conosciuto padre Gabriele Amorth?
L’occasione mi fu data, direi miracolosamente, in seguito a un problema molto serio di natura spirituale di mia sorella. Purtroppo, dopo il fallimento di alcuni tentativi, mi resi conto che la medicina non poteva aiutarci a trovare una soluzione. Fu un amico psichiatra e psicoterapeuta, il dott. Valter Cascioli, a consigliarmi, dopo un suo accurato discernimento, di consultare un esorcista. Fu così che ebbi la grazia di “imbattermi” in padre Gabriele Amorth.  

Cosa ti ha spinto dopo questo incontro a diventare suo ausiliare?
Vi confido che, in questo percorso a fianco di mia sorella, sperimentai il calvario di sofferenze indicibili di chi è afflitto da mali spirituali che si manifestano spesso anche con disturbi fisici di varia entità e con reazioni perlopiù inconsulte e raccapriccianti. Questa vicenda mi segnò profondamente tanto da comprendere che il Signore si stava servendo di quel dolore, non solo per farmi riscoprire la vera fede che avevo smarrito, ma allo stesso tempo mi invitava a maturare una consapevolezza più grande, ovvero di aiutare altri tribolati dal maligno nel loro cammino di guarigione e di liberazione, divenendo così ausiliare. Che gioia constatare quanto sollievo mia sorella ricevesse da quelle preghiere di esorcismo di padre Amorth! Ero davvero riconoscente nei confronti dell’uomo e del sacerdote padre Gabriele e della Chiesa, che attraverso di lui, operava a favore di tante creature. Questa “avventura” non poteva finire lì, così quando la signora Rosa, la storica segretaria di padre Amorth, mi propose di assistere a un esorcismo insieme ad altri ausiliari, la considerai una vera e propria “chiamata”!  

Per quanto tempo lo hai assistito?
Ho avuto la gioia di assisterlo negli ultimi anni della sua vita quando, nonostante qualche inevitabile acciacco dovuto alla sua veneranda età, continuava a svolgere caparbiamente la sua missione di esorcista e di evangelizzatore attraverso le sue illuminanti catechesi sulla lotta contro il potere delle tenebre.   Come descriveresti il rapporto che avevate? Un rapporto filiale che a volte mi permetteva di ribaltare i ruoli. Non mancava infatti qualche “paterna” raccomandazione da parte mia a quel padre un po’ “monello”, come ironicamente si definiva.  

Come era padre Amorth come uomo e come era padre Amorth come esorcista?
Di certo il suo volto apparentemente burbero non corrispondeva alla sua indole affabile e gioviale, di rara dolcezza e ancor più di straordinaria disponibilità e sincera compassione! Da giovane partigiano aveva sperimentato la crudeltà della guerra, per cui si era forgiato nel combattimento in vista di ben altre lotte! Come era autorevole e potente a tu per tu con satana! Ma alla fine dell’esorcismo tornava ad essere quel padre amorevole e premuroso, sempre pronto alla battuta e non di rado a qualche barzelletta, per sdrammatizzare la tensione e alleviare le sofferenze delle sue “creature”. Lodevole fu nel contempo la sua opera di evangelizzatore, tra catechesi e libri; permettetemi di supporre anche più efficace degli stessi esorcismi, valutando le infinite testimonianze di conversione di tante persone. Quante grazie saranno scese su coloro che gremivano le chiese in quelle occasioni di ritrovo!

Continua...

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