IL SEGNO DEL SOPRANNATURALE DI NOVEMBRE 2025

VISITE DA E VERSO L’ALTRO MONDO

Ci sono molti esempi nella storia di visite sulla terra da parte di spiriti provenienti dall’altro mondo. Vi sono state anche visite misteriose di persone vive su questa terra, o delle loro anime o spiriti, ai regni dell’oltre tomba. Queste visite misteriose dovrebbero fornire un’ulteriore prova a qualsiasi persona ragionevole dell’esistenza di un altro mondo, del paradiso e dell’inferno. Per un cristiano che crede nel soprannaturale, vi sono pochi dubbi che il Dio supremo in controllo di paradiso e inferno possa concedere visite occasionali dei loro abitanti ai fratelli sulla terra. Sebbene non includeremo in questa sede le visite degli abitanti degli inferi, vero è che diverse persone hanno subito le visite – e gli attacchi, perfino le aggressioni fisiche, – del demonio. Ciò accadde al Curato d’Ars e a s. Luigi di Montfort. I testimoni al processo di beatificazione di s. Luigi di Montfort attestarono che nel corso della sua vita lo avevano sentito lottare con il demonio; avevano sentito i colpi di pugni e anche il sibilo delle frustate. Questa testimonianza fu rafforzata dalle parole del santo nel letto di morte, evidentemente rivolte al demonio: “Invano mi attacchi; sono tra Maria e Gesù! Ho terminato il mio corso; è tutto finito. Non peccherò mai più!”. Si può inferire che il demonio fosse infuriato per il vasto numero di anime che questi due zelanti sacerdoti strapparono alle sue mani e vinsero al paradiso. Il demonio una volta ammise con il Curato d’Ars: “Se ci fossero tre preti come voi al mondo, il mio regno verrebbe distrutto”. […]

VISITE DEL PURGATORIO, INFERNO E PARADISO
Vi sono state visite anche nella direzione opposta. Visite di mortali al purgatorio, all’inferno e al paradiso. Chiaramente, l’anima di nessuno potrà mai accedere al vero paradiso della Visione Beatifica, se non per rimanerci in eterno. Anche se venissimo innalzati al “Terzo Cielo”, come lo fu s. Pietro, non lo potremmo essere sino alla Visione Beatifica stessa. Ciò a cui può avvicinarsi maggiormente un mortale è una visione “parziale”, o una profondissima esperienza spirituale, come accadde a Mosè e a Elia. Coloro alle cui anime è stato concesso di visitare il paradiso, lo descrivono spesso in termini di sembianze e scene familiari alle facoltà sensoriali terrene. I privilegiati vedono i giardini del paradiso, odono cori gloriosi di santi e angeli (con sembianze umane) intonare canti ineffabili, e sentono fragranze celestiali. Vedono soprattutto Gesù (nella Sua umanità) e la Santissima Vergine Maria in tutta la sua straordinaria bellezza e splendore. Provano un’immensa gioia, e detestano tornare nuovamente sulla terra. Naturalmente l’esperienza del paradiso va molto più in profondità del livello sensoriale. La gioia principale del paradiso deriva dalla visione e dall’amore di Dio. È difficile da comprendere per le nostre menti terrene. Ad ogni modo, coloro che hanno ricevuto il dono della contemplazione provano una vera anticipazione dell’unione con Dio così com’è provata dai beati in Cielo...

Continua su Il Segno del soprannaturale n. 437 di novembre 2025

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