Le apparizioni mariane di Lourdes e la guarigione di Delizia Cirolli
di Giuseppe Portale
Lourdes (nella Francia meridionale) nel 1858 era un paesino molto povero di appena 4.000 anime. La giovane Bernardette Soubirous apparteneva ad una famiglia estremamente povera, tanto che un uomo, avendo subìto il furto di un po’ di farina, fece arrestare ingiustamente il padre della ragazza, pensando che il ladro non potesse essere che lui, tanto era lo stato di miseria in cui versava la famiglia di Bernardette, i Soubirous appunto, che per estrema povertà abitavano in una casetta chiamata Cachot, già adibita a carcere, ma fatta abbandonare dalla gendarmeria e dalla magistratura francese in quanto troppo umida e misera, non più adatta neppure per i carcerati.
LE APPARIZIONI
L’11 febbraio 1858, giovedì grasso, non essendovi in casa neppure legna per cucinare, Bernardette va con la sorella e con una vicina di casa a raccoglierne sulle rive del fiume Gave. Mentre si toglie le scarpe per attraversare il fiume: “Sentii un rumore come se fosse stato un colpo di vento – racconta la stessa Bernardette. – Allora volsi la testa dalla parte del prato e vidi che gli alberi non si muovevano. Continuai, allora, a togliermi le scarpe. Sentii ancora lo stesso rumore. Quando sollevai la testa per guardare la grotta, scorsi una signora vestita di bianco. Aveva un vestito bianco, un velo bianco, una cintura azzurra… un rosario. Fui un po’ presa da stupore. Credevo di sbagliarmi. Mi stropicciai gli occhi. Guardai ancora e vidi sempre la stessa signora. Misi la mano nella tasca e vi trovai il mio rosario. Volevo fare il segno della croce. Non riuscii a portare la mano sino alla fronte: mi cadde. Allora l’emozione si è impadronita di me in modo più forte. La mia mano tremava, tuttavia non fuggii. La signora prese il rosario che teneva fra le sue mani e fece il segno della croce. Allora tentai una seconda volta di farlo, e vi riuscii. Appena feci il segno della croce, la grande emozione che provavo scomparve. Mi misi in ginocchio e recitai il rosario in presenza della bella signora. La visione faceva scorrere i grani del suo, ma essa non muoveva le labbra. Quando finii il mio rosario, essa mi fece segno di avvicinarmi, ma io non osai. Allora essa scomparve improvvisamente…”. La seconda apparizione avviene la domenica successiva. Bernardette, spinta irresistibilmente verso la grotta, s’è portata dell’acqua benedetta. Quando le appare la Signora, essa l’asperge con la stessa acqua dicendo: “Se vieni da parte di Dio, avvicinati”. Più Bernardette l’asperge, più la Signora sorride, ma senza dir nulla. Giovedì 18 febbraio la Signora appare per la terza volta e le dice: “Abbi grazia di venire per 15 giorni”. Quindi aggiunge: “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo, ma nell’altro”. La quarta, la quinta e la sesta apparizione sono silenziose. Nella settima, la bianca Signora insegna a Bernardette una preghiera che la ragazza manterrà segreta. Nell’ottava apparizione, mercoledì 24 febbraio, sempre la Signora dice a Bernardette: “Pregherai Dio per la conversione dei peccatori”, e quindi aggiunge: “Va’ a baciare la terra in segno di penitenza per i peccatori”. Il giorno dopo, apparendo ancora le dice: “Va’ a bere e a lavarti alla fontana, mangia l’erba che troverai”. Nel pomeriggio, in quello stesso luogo, sgorgherà una sorgente. La decima e l’undicesima apparizione, rispettivamente il 27 e il 28 febbraio, sono silenziose. Bernardette, dinanzi ad una folla di oltre mille persone, cammina in stato di estasi e cade in ginocchio nella grotta. Nella dodicesima apparizione, lunedì 1° marzo, la Madonna (ormai Bernardette ha compreso trattarsi di Lei) confida alla ragazza tre segreti. L’indomani le dice ancora: “Va’ a dire ai sacerdoti di far costruire qui una cappella e che si venga qui in processione”. Mercoledì 3 marzo, quando le appare ancora la Santa Vergine, Bernardette (su incarico del curato Peyremale) le chiede: “Se volete la cappella, ditemi il vostro nome e fate fiorire il rosaio”. Richiesta che viene reiterata ancora l’indomani, dinnanzi ad una folla di 8.000 persone. La Madonna, però, sorride e non risponde. La sedicesima apparizione avviene giovedì 25 marzo, festa dell’Annunciazione. La Vergine Santissima appare con le mani giunte, gli occhi rivolti al cielo ed afferma: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Anche la diciassettesima e la diciottesima apparizione (rispettivamente del 7 aprile e del 16 luglio 1858) sono silenziose. Bernardette, nel frattempo, viene sottoposta ad estenuanti interrogatori, prima da parte del curato, poi da parte del sindaco, poi ancora da parte del prefetto ed infine da parte del vescovo. Tutti restano disarmati dinanzi alle sue risposte semplici. Dio, d’altra parte, la va accreditando con diversi miracoli: prima il rosaio fiorito d’inverno, poi la fiamma del cero acceso, tenuto da Bernardette durante un’apparizione, che passandole tra le dita non gliele brucia affatto, ed infine le guarigioni che si vanno moltiplicando e continuano sempre più sino al giorno d’oggi.
IL RICONOSCIMENTO E IL SANTUARIO
Mons. Laurence, vescovo di Tarbes e di Lourdes, dopo vari ed estenuanti interrogatori, ne resta pienamente convinto e il 18 febbraio 1862 (dopo ben quattro anni dalla prima apparizione), solennemente dichiara: “Noi giudichiamo che l’Immacolata, Madre di Dio, è realmente apparsa a Bernardette Soubirous l’11 febbraio 1858 e nei giorni successivi, in numero di 18 volte, nella grotta di Massabielle”. Dopo il riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, venne così edificata a Lourdes una grande e meravigliosa basilica divenuta il santuario mariano più celebre del mondo per gli innumerevoli pellegrinaggi e miracoli dei quali, sino ad oggi, ne sono stati registrati oltre 200.000, anche se la stessa Chiesa, sempre prudente, ne ha ufficialmente riconosciuti non più di una settantina.
IL MIRACOLO DI DELIZIA CIROLLI
Uno di questi miracoli, come si diceva, a suo tempo ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa con dichiarazione da parte dell’Arcivescovo di Catania mons. Luigi Bommarito del 28 giugno 1989, riguarda una giovane donna di Paternò, grosso centro agricolo commerciale ai piedi dell’Etna. Si chiama Delizia Cirolli ed esercita la professione di infermiera. Quando la andiamo a trovare, ci accoglie con un grande sorriso: quello tipico delle persone che sono state veramente toccate con mano da Dio.[...]
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