Tra i testimoni più autorevoli della potenza spirituale di Padre Matteo figura il compianto Padre Cipriano de Meo, anch’egli cappuccino ed esorcista per oltre sessant’anni, già presidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti.
Padre Cipriano raccontava che, durante gli esorcismi, il demonio stesso si lamentava dell’intercessione di Padre Matteo, riconoscendo la sua forza di liberazione spirituale.
Riportiamo le parole di Padre Cipriano: “Più volte durante gli esorcismi ho ripetuto la data di morte di padre Matteo, sapendo che dà molto fastidio al demonio. Una volta dissi: ‘Padre Matteo morì il 31 ottobre 1616’. Il demonio rispose: ‘Non è morto, è vivo e mi dà fastidio e me ne darà ancora se lo invocheranno’. Quando ho ripetuto il luogo e la data di morte di padre Matteo, il demonio ha risposto furioso: ‘È venuto a guastarmi la festa! Doveva morire proprio quella notte?! Tu potresti morire in anticipo se porti avanti quella causa stramaledettissima’. L'errore grammaticale del ‘super superlativo’ esprime l’odio del demonio contro padre Matteo”.
Secondo quanto testimoniato da Padre Cipriano, il demonio si ribellava in modo particolare alla data della morte del servo di Dio: “Perché la sua data di morte ti dà fastidio?”, chiese Padre Cipriano. “Perché è venuto a rompere i c… proprio durante la festa dei miei seguaci! Questa festa è stata profanata dalla morte di quello lì”, rispose il demonio.
“Ma perché facevate festa?”, domandò ancora Padre Cipriano.
“Quella festa l’hanno voluta i miei seguaci, hanno indetto la festa dei malefici, la festa delle streghe. È stato per me un grande disonore che quello morisse proprio quel giorno”.