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Nella Commedia dantesca tutto è orientato e disposto nell’ottica di un viaggio, in un movimento anagogico che comincia come una discesa nell’Inferno, proseguendo e svolgendosi come una salita purificatrice nel Purgatorio, per giungere infine a «l’alto seggio» (Inf., I, 121) nel Paradiso. Tutto avviene, scrive San Tommaso d’Aquino, nella profondità dello sguardo di Dio: sub specie aeternitatis. In quello sguardo che penetra l’intimo dell’uomo si compie il Trasumanar, la grazia della riconquista dello stato di pura e semplice somiglianza a Colui che tutto può.