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Nel 1977 papa Paolo VI canonizzò il monaco libanese Charbel Makhlouf. Ad una svolta nella sua storia, la Chiesa ci ha offerto in questo modo un nuovo modello. Al Concilio è stata ripetutamente richiesta una Chiesa dei poveri, in vista dei violenti conflitti sociali
che stanno agitando il mondo. Raramente, si può dire, un cristiano ha vissuto nella povertà evangelica in un modo così assoluto come l’ammirevole monaco del Libano. Era così conquistato da Dio che riuscì quasi a sfuggire alle leggi di gravità del mondo, per adorare il Padre in spirito e verità e penetrare sempre più nel mistero ineffabile della Santissima Trinità.
Charbel Makhlouf morì il 24 dicembre 1898. Quando, nel 1927, fu spostato in un nuovo sepolcro, il suo corpo era rimasto assolutamente intatto. Dalla sua morte, molti sono i pellegrini, cristiani o musulmani, che si recano alla sua tomba, dove si sono già verificate molte guarigioni miracolose.
In appendice il libro presenta una serie di articoli firmati da Jean-Claude Antakli, giornalista e biologo di origine siriana che parla perfettamente l’arabo. Egli si è recato varie volte al convento di san Marone di Annaya in Libano, dove visse san Charbel, e ha parlato con le persone che hanno beneficiato della sua intercessione. Questi articoli e le numerose testimonianze di guarigioni e miracoli danno nuova attualità a questa eccellente biografia pubblicata per la prima volta negli anni ’80.
Biografia dell'autore
Ernest J. Gorlich
Ernest Joseph Görlich (1905-1973) fu ferocemente perseguitato dai nazisti. Dal 1945 al 1968 fu professore a Vienna. Nel 1947 iniziò gli studi di teologia e nel 1949 ricevette, dal cardinale Innitzer, la missio canonica. Scrisse anche romanzi per i giovani e opere teatrali.