Un “ponte tibetano” per non o poco credenti: il mistero della morte, la ricerca del sacro, la fenomenologia dell’anima.
Con quest’opera l’Autore intende proporre una nuova materia di studio composta da varie discipline, unite da temi e da interrogativi, da emozioni e da avvenimenti; diverse discipline, dunque, che solo apparentemente sembrano distanti ed estranee tra di loro, ma che in realtà hanno molti argomenti in comune… Questa “nicchia ecologica” delle Scienze Umane, che prende il nome di Antropologia Spirituale, nasce dal confluire di discipline come la Psicologia del Profondo, l’Antropologia Culturale, la Storia delle Religioni e la Mistica, e si occupa di tutte quelle manifestazioni che hanno a che fare con l’Inconscio, il Paranormale, lo Spirituale, il Mistero e l’Oltre. Una zona tra la veglia e il sonno, tra il reale e l’irreale, tra il sacro e il profano, tra la vita e la morte, tra la perdizione e la Salvezza.
Biografia dell'autore
Filippo Violante
Filippo Violante, antropologo esistenziale di formazione analitica junghiana, si è laureato in Psicologia alla Sapienza di Roma. È stato allievo del prof. Aldo Carotenuto, con il quale ha collaborato per vent’anni alla cattedra di Teorie della Personalità. Ha conseguito la laurea (Baccalaureato) in “Scienze Religiose” e un master in “Consulenza Filosofica” presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, e inoltre la specializzazione in “Counseling” e la qualifica di “Existential Therapist” all’Istituto di Scienze Umane ed Esistenziali. Socio fondatore della cooperativa socio-sanitaria “Obiettivo Uomo”, è stato docente di “Antropologia Culturale” all’Università popolare e territoriale di Roma (Upter).