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Prima dell’avvento della psicologia, la cura della psiche era affidata a sacerdoti, teologi e filosofi. Oggi i disagi interiori sono in aumento e gli psicologi non bastano per coprire il bisogno delle persone. Inoltre i metodi della psicologia, forse, non sono più sufficienti a soddisfare le esigenze spirituali più profonde degli individui. Potrebbero alcuni lettori e accoliti, ministri minori della Chiesa, nell’ottica di creare una rete pastorale inserita nella società, offrire sostegno alle persone rifacendosi ai libri confessionali medievali? Evidentemente solo il sacerdote può accordare il sacramento della riconciliazione con Dio, in seguito alla confessione, ma qualunque persona, dopo aver studiato i metodi e l’applicazione della cura dell’anima in uso nel periodo medievale, può svolgere consulenze spirituali e teologiche di evidente valore terapeutico al fine di curare le sofferenze interiori.
Biografia dell'autore
Liliane Tami
Liliane Tami, dottore magistrale in Scienze filosofiche, laureata col neurologo Corrado Sinigaglia, che ha scoperto i neuroni a specchio con Rizzolati, è anche manager sanitario e ha conseguito una specializzazione in sessualità e fertilità presso al Policlinico Gemelli con Maria Luisa di Pietro, vicepresidente del Comitato Bioetico Nazionale. È studente uditore presso la Facoltà di Teologia di Lugano. È proprietaria del quotidiano ticinese ticinolive.ch e presidente dell’associazione culturale Philo-Med, che si occupa di promuovere la fede e la filosofia in campo sanitario. Attualmente ha intrapreso un’ulteriore formazione per diventare medico complementare. È candidata ai ministeri laicali presso la Diocesi di Lugano, è consulente spirituale presso l’Ente Ospedaliero Cantonale e ha collaborato con diversi giornali e televisioni, come Mediaset, RSI, La Verità e Il mattino della Domenica. Sta per pubblicare anche un libro con la prefazione di Diego Fusaro.