Questo libro non è frutto esattamente della fantasia. Tutto ciò che vi è narrato è prima nitidamente apparso alla mente dell’autrice il cui compito è stato solo quello di descrivere le immagini che le scorrevano innanzi. Il "guizzo" luminoso mi seguiva da mesi, senza che io riuscissi mai a vedere di cosa si trattasse...era come un’ombra fatta di pura luce che proprio non voleva saperne di rimanere attaccata al corpo. Mi turbava vedere una cosa a cui non sapevo dare spiegazione ma allo stesso tempo ne ero affascinata. Se ne stava li per svariati minuti fino a quando non entrava nel raggio d’azione dei miei occhi. Solo allora scompariva lasciando però dei residui dietro a sé ad indicarne la presenza".